La proposta progettuale propone la realizzazione di una Comunità semi-residenziale per n. 20 utenti che possano fruire di uno specifico programma di recupero, aperta 5 giorni su 7, per massimo 12 ore al giorno.
Nella Comunità, oltre ai normali trattamenti e allo svolgimento di terapie di gruppo e individuali, sarebbero assicurati lo svolgimento di percorsi formativi di reinserimento lavorativo, che permetterebbero di curare e contestualmente costruire i presupposti per un migliore riassorbimento nella società.
Normativa di riferimento
- DGR n. 383/2017
- Decreto Commissariale n. 54/2013
- Decreto Commissariale n. 52/2012
- DGR 591/P del 2008
- L.R. Abruzzo n. 32/2007, artt. 3, 4 e 11, modificata e integrata dalla L.R. n. 12/2016
- L. n. 45/1999
Territorio
Regione Abruzzo e intero territorio nazionale
Destinatari
Persone con problematiche legate all’abuso di alcool e/o derivanti da GAP (gioco d’azzardo patologico)
Premessa
Nell’ultimo decennio, in Italia come a livello europeo, accanto alle forme di consumo e dipendenza più note (ovvero quelle da sostanze psicoattive e alcolici), si sono affermati nuovi comportamenti a rischio di problematicità o dipendenza, il più significativo dei quali è il gioco d’azzardo che, proprio in Italia, ha visto un rapido incremento, diventando di fatto una questione di salute pubblica.
Gli ultimi dati nazionali disponibili, contenuti nei rapporti Espad e Ispad del CNR, registrano che il 43 per cento della popolazione tra i 15 e i 64 anni – pari a circa 17 milioni di persone – ha giocato almeno una volta somme di denaro.
Preoccupante è soprattutto il dato che riguarda gli studenti, anche minorenni: circa un milione ha riferito di aver giocato almeno una volta nei 12 mesi precedenti l’indagine e c’è un tendenziale aumento sul numero dei giocatori, con un 7 per cento del campione che gioca 4 o più volte alla settimana.
La crisi economica ha inoltre aggravato la condizione di marginalità sociale e di vulnerabilità e la legislazione sul gioco d’azzardo ha determinato un incremento di accesso ai servizi e di nuovi casi di dipendenza.
Proprio di recente, la Regione Abruzzo, con DGR 383/2017, ha approvato il piano regionale Gap 2017-2018, prevedendo un investimento nel biennio di oltre 2 milioni e 200mila euro, finanziati con fondi statali finalizzati.
Pilastro di tutta la strategia è il sistema dei SER.D. (i servizi pubblici per le dipendenze) di ciascuna Asl: a essi spetterà, oltre alla presa in cura dei soggetti a rischio, anche la predisposizione di un meccanismo di allerta che sarà gestito in sinergia con i medici di famiglia e i pediatri.
Il percorso riabilitativo, il monitoraggio clinico e la cura del paziente, sarà curato dagli stessi SER.D., in collaborazione con le strutture private sociali e gli altri enti accreditati, sul modello di quanto già avviene per le altre dipendenze e in una logica multi-professionale.
Obiettivi
Apertura di una serie di relazioni con enti pubblici e del privato sociale finalizzate alla costruzione di un sistema condiviso;
- Definizione di programmi di recupero e riabilitazione definiti, scadenzati, scritti e monitorati;
- Raggiungimento, da parte dei soggetti inseriti nella struttura, di uno stato di consapevolezza e autonomia;
- Costruzione di uno spazio personale e creazione di legami affettivi;
- Maturazione di scelte autonome e valorizzazione di potenzialità individuali;
- Superamento della dipendenza psicologica da alcolici e gioco d’azzardo patologico;
- Raggiungimento di un sufficiente grado di autonomia;
- Implementazione di percorsi di autonomia e reinserimento socio-lavorativo nei territori per offrire prospettive sempre più inclusive.
Fasi e azioni
Il progetto è suddiviso in n. 4 fasi distinte, di seguito riportate:
- Accoglienza;
- Semi-residenziale;
- Fase formativa;
- Reinserimento nel tessuto socio-lavorativo
Criticità
Struttura già individuata; siamo in attesa di bando regionale per l’accreditamento
Tempi di attuazione
La procedura per l’accreditamento regionale ha una durata stimata di circa 6 mesi
Personale coinvolto
Equipe multidisciplinare